Spagna: voglia di real estate

In Spagna ripartono i fondi immobiliari

Il positivo andamento del mercato azionario spagnolo, con un rialzo del 25% negli ultimi 12 mesi, unitamente alla ripresa economica, dopo recessione e crisi finanziarie, ha dato vigore alle operazione di collocamento di fondi immobiliari, in stallo dal 2011. Due i gruppi che hanno avviato l'iter per la quotazione di property fund con l'obiettivo di raccogliere dagli investitori fino a 900 milioni di euro. Il fondo immobiliare quotato è infatti un veicolo che sta decollando anche in Spagna in virtù del fatto che sempre più investitori stranieri stanno cercando "real estate deal" nel Paese. Sono passati ormai sei anni dal crollo del mercato immobiliare e l'interesse degli investitori si sta concentrando nei cosiddetti distressed asset dopo l'operazione di "pulizia" delle banche attraverso le pesanti svalutazioni e con i prezzi che hanno ormai toccato il fondo, dopo aver perso circa il 40% dai valori massimi. A rivitalizzare il mercato immobiliare spagnolo ha concorso anche una revisione della legge sulle locazioni che ha favorito la costituzione di questi veicoli di investimento, ufficialmente introdotti cinque anni fa. Il governo ha poi varato alcune leggi che hanno reso il mercato più attraente per gli investitori stranieri. Molti, tra cui fondi Usa specializzati nella gestione di real estate distressed asset, hanno cominciato a effettuare negli ultimi mesi acquisizioni. Il primo collocamento si appresta a lanciarlo il Grupo Lar, property company con 1,6 miliardi di euro di asset, controllata dalla famiglia Pereda. A sbarcare in Borsa la società Lar España Real Estate Socimi, investment company specializzata nella gestione di distressed asset. In Borsa saranno collocati 40 milioni di azioni a dieci euro l'una, secondo quanto dichiarato nel prospetto depositato. La quotazione del veicolo dovrebbe avvenire il prossimo 6 marzo. L'altro collocamento riservato agli investitori istituzionali sarà lanciato da Azora, casa di investimento privata con due miliardi di asset in gestione. Il fondo immobiliare, denominato Hispania Activos Reit – o Socimi in Spagna –, ha un obiettivo di raccolta di 500 milioni di euro per costruire un portafoglio di asset di qualità, investendo principalmente in immobili residenziali, uffici e alberghi in Spagna. Lar Espana Real Estate e Hispania Activos Reit saranno quotati al MAB (Mercado Alternativo Bursatil) la sezione della borsa continua dedicata alle small cap, alle Sicav e alle Socimi (Reit). Attualmente sono quotate due società Entrecampos Cuatro, Socimi e Promociones Renta Y Manten Socimi. Entrambe appartengono a due family office che utilizzano questo veicolo per sfruttare al meglio il patrimonio immobiliare in portafoglio. Entrecampos, le cui attività comprendono, tra l'altro, abitazioni, negozi e uffici in affitto in Spagna e in Germania, è entrata in quotazione nel novembre dello scorso anno a un prezzo pari a 1,59 euro per azione con un incremento del 15% a 1,86 euro e una capitalizzazione pari a 101,6 milioni di euro. Promorent Renta Y Manten Socimi ha debuttato un mese più tardi a 1,5 euro e le quotazioni rimangono leggemente al di sotto del prezzo di collocamento in prossimità di 1,45 euro. Le due società promotrici delle prossime quotazioni hanno di recente effettuato acquisizioni con case di investimento estere. Il Grupo Lar ha acquisito alcune proprietà immobiliari da Sareb, la bad bank spagnola. L'operazione, effettuata insieme a Fortress, ha comportato il trasferimento del portafoglio Teide, circa 2.500 immobili tra cui abitazioni e magazzini, a un valore di 146 milioni di euro, a un veicolo denominato Fondo de Activos Bancarios (Fab) nel quale Sareb mantiene un quota del 15 per cento. Azora si è alleata con Goldman Sachs nel 2013 per acquistare un portafoglio immobiliare costituito da 3mila appartamenti residenziali dal governo regionale di Madrid per circa 200 milioni di euro. Dal canto suo il governo spagnolo sta tentando di rilanciare il segmento del real estate residenziale concedendo la residenza a cittadini esteri che comprano casa nel Paese. Proprio in settimana è stato concesso il primo permesso di residenza a un acquirente cinese che ha speso 520mila euro per comperare due appartamenti, uno a Madrid e uno a Barcellona.

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